La prova dell’esistenza di Dio. VIDEO.

La prova dell’esistenza di Dio.

Dio
Dio. Immagine creata con I.A.

Dio è il bene assoluto, amore incondizionato, onnisciente, onnipresente, onnipotente, giusto giudice e creatore di ogni cosa. Padre misericordioso, sempre pronto a perdonare ogni anima che sia veramente pentita, ma severo e autoritario con chi rinnega il suo amore. Irremovibile sarà la sua sentenza per le anime malvagie che saranno condannate all’inferno per l’ eternità. Questo è il nostro concetto di Dio, ma da dove nasce? Documenti antichissimi ci parlano di esseri venuti dal cielo che hanno creato l’uomo a loro immagine e somiglianza, donandogli la conoscenza e la civiltà.

Anunnaki,Gods
Anunnaki,Gods

Questi esseri hanno dato origine al concetto di Dio. Pur essendo di gran lunga più longevi di noi, tanto da sembrare immortali, morivano proprio come noi. Esplicativo sono i Salmi 82:6-7: “…voi siete Elohim, eppure morrete come gli uomini!”. Il passo, è tratto dalla bibbia, copia rielaborata di testi molto più antichi. Le storie bibliche, venivano già raccontate nei testi sumeri con la differenza che qui, gli Elohim biblici, chiamati Anunnaki dai sumeri, ci appaiono molto più umani che divini. Gli Anunnaki, dotati di un’immensa conoscenza e di un’inimitabile tecnologia, si sono auto definiti Dei e, come tali, si sono fatti adorare, insegnando all’uomo i vari rituali e il sacerdozio. Ma, gli Anunnaki, credevano in Dio? Essi credevano nel Padre di tutto l’inizio e, anche loro, si interrogavano su come le loro azioni avrebbero influito sul destino e sul fato degli uomini, sul perché l’umanità venne colpita da cataclismi e devastazioni.

Sargon_II
Sargon_II

Era il fato a provocarli? Oppure erano dovuti  alle loro azioni? Era destino che accadessero tante sciagure e, per opera del creatore del tutto? Ad un certo punto della storia, compare Galzu, il quale Interviene 3 volte nelle decisioni degli Anunnaki, dando ordini precisi. Essere maestoso, splendente, capelli bianchi, Galzu, compare la prima volta ad Enlil, mandato da suo padre Anu, re di Nibiru (pianeta di origine) e lo avverte che sta per arrivare il diluvio universale. Galzu lo istruisce su come organizzare l’evacuazione e gli consegna una tavoletta con il sigillo di Anu. Enlil, seppur meravigliato dalla visita, in quanto Anu non ne aveva preannunciato la venuta, riunisce gli Anunnaki per decidere il da farsi. Nell’ assemblea, venne deciso di non salvare gli uomini dal diluvio. Soltanto Enki (fratello di Enlil ) si oppose. La seconda volta, Galzu, compare in sogno ad Enki, ordinandogli di salvare Ziusudra (Noe’ biblico) e la sua gente, mentre ha in mano una tavoletta con le istruzioni per costruire un arca. Al risveglio, Enki trova la tavoletta accanto al letto. La terza volta Galzu, compare in sogno ad Enlil e lo informa dell’ approssimarsi di una grande guerra scatenata da Marduk (figlio di Enki), con conseguenze disastrose. Chi era Galzu? Come sapeva degli eventi che sarebbero accaduti? Anu non aveva mandato nessun emissario e Galzu sembra apparire dal nulla! Galzu ha salvato gli Anunnaki e gli esseri umani: forse è l’ emissario divino mandato dal Padre di tutto l’ inizio? Questo, si chiedevano gli Anunnaki. Si stabilì quindi, che all’uomo spettasse il dominio sulla terra e che gli Anunnaki non avrebbero più ostacolato, ma aiutato e protetto l’ evoluzione del genere umano, interpretando la figura di Galzu come il volere di Dio.

Antonino Zichichi
Antonino Zichichi

Questa è la più antica testimonianza della presenza di Dio. Ma cosa dice la scienza? Il noto fisico Antonio Zichichi, professore all’università di Bologna, vincitore del Premio Fermi, afferma: le scoperte scientifiche dimostrano che la creazione ha una logica ben precisa e se c’è una logica ci deve essere un autore. Il premio Nobel, il fisico Carlo Rubbia, al 2025 ha 91 anni, si dice profondamente colpito dall’ordine e dalla bellezza dell’universo e, non può far a meno di pensare che esiste un ordine superiore e che l’intero universo non può essere frutto del caso: a suo avviso, c’è un’ intelligenza di livello superiore oltre il nostro universo stesso. Ad un rabbino che gli chiese se credesse o no in  Dio, Einstein rispose: “Credo nel Dio di Spinosa, che si rivela nell’armonia di tutte le cose, non in un Dio che si interessa del destino e delle azioni degli uomini e, credo in un Dio, che va oltre il puramente personale cui quasi tutti gli uomini sono legati. In conclusione io credo che cercare la prova dell’esistenza di Dio sia inutile e irrispettosa nei confronti della più eccelsa intelligenza mai esistita. Il cosmo, la materia, ogni forma di vita, la perfezione e la bellezza, sono senza ombra di dubbio la prova dell’esistenza di Dio.

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Articolo a cura del socio ricercatore del CUFOM: Giuseppe Corcione

GIUSEPPE CORCIONE
GIUSEPPE CORCIONE, SOCIO RICERCATORE CUFOM