NUOVO CUFOM. UFO CELLE DI BULGHERIA 05.05.2024. VIDEO. Dunque, tutto è iniziato con l’invio, da parte di una persona e sul numero 320/4659798 di Whatsapp (anche telefonico) del CUFOM, di una foto dove si vedeva uno strano oggetto. Credendo che fosse stata inviata dall’autore dello scatto, abbiamo immediatamente chiesto maggiori particolari. L’interlocutore,  ha inviato un link di Whatsapp, che ci ha condotto alla pagina facebook di Ida Anna Guida, vale a dire di colei che ha, effettivamente, scattato la foto. Da tale link e dalle news del web, abbiamo poi scoperto che alcuni siti, avevano pubblicato la notizia e scritto che era stato interessato il Centro Ufologico Mediterraneo.

Ma, oltre al tizio che ci ha contattato, crediamo un appassionato, nessuno ci aveva investito del caso. Non sappiamo chi fosse. A questo punto, ci siamo attivati ed abbiamo contattato Ida Anna Guida, la quale si è dimostrata molto collaborativa e, dobbiamo dire, competente fotografa. Abbiamo iniziato le indagini ed ecco cosa ci ha riferito Ida.

NUOVO CUFOM. UFO CELLE DI BULGHERIA 05.05.2024. APPROFONDIMENTI

La testimone, il 5 maggio 2024, era uscita all’aperto per scattare qualche foto. Voleva mostrare le condizioni meteo, al suo fidanzato quanto che doveva arrivare da Sapri per recarsi da lei in campagna. È uscita dal balcone di casa, a Celle di Bulgheria, provincia di Salerno, paese a 234 m. sul livello del mare ed ha scattato due fotografie. La prima foto, porta le ore 13, 43 minuti e 24 secondi, è proprio quella in cui si vede l’oggetto volante non identificato, mentre la seconda, dove l’oggetto non si vede, è stata scattata dopo 5 secondi, esattamente alle ore 13, 43 minuti e 29 secondi e, come si vede, è stata fatta da un’angolazione leggermente differente. Al momento degli scatti la testimone era sola. Nessun rumore/suono/sibilo percepito e nulla di insolito al momento degli scatti. L’apparecchio utilizzato è di qualità buona, cioè un Samsung Galaxi S22 ultra. Come si vede dalle foto, il cielo era piuttosto nuvoloso, con spicchi di azzurro e non aveva piovuto. L’oggetto è stato fotografata sul lato opposto al monte Bulgheria che è a sud, per cui l’uso era a nord, dove scorre il fiume Mingardo che è sulla destra delle foto. L’oggetto non è stato visto sul momento, ma solo riguardando la foto.

Le foto sono state scattate dal secondo piano a circa 5 metri dal suolo, la casa è al livello più alto del paese ed infatti lo si vede tutto. La testimone, come del resto noi,  sia dai dati exif, che dalla messa a fuoco degli oggetti nella foto, non riesce a capire a che distanza fosse l’oggetto e,  noi e Ida, nonostante quest’ultima sia una fotografa di professione, riteniamo azzardato stabilire la distanza dell’oggetto (se lontano o vicino) e l’altezza dal suolo e stimare le dimensioni dell’uap., anche perchè non sappiamo cosa fosse. Riguardo la quota dell’oggetto, la testimone ha fatto un ragionamento. La casa di fronte alla sua, da dove ha scattato le foto, ha un’altezza di circa 9 metri, per cui, secondo lei,  vedendosi il presunto ufo, prospetticamente, poco più in alto dal punto di scatto, l’oggetto doveva essere ad un’altezza intorno ai 13/14 metri,  quota ovviamente molto approssimata. Naturalmente, se, viceversa, l’ovni fosse lontano, l’altezza, inevitabilmente, sarebbe molto maggiore e si parlerebbe di centinaia di metri dal suolo.

La testimone, pensa, in base a tutti gli elementi che è riuscita a ricavare, che l’oggetto, verosimilmente, era abbastanza lontano da lei e quindi piuttosto alto di quota, considerando che sotto c’è tutta la vallata, in sostanza 250 m. circa di quota circa. E qui, già la cosa, comincia a diventare molto interessante, in quanto, se l’ovni fosse stato distante, allora, inevitabilmente, doveva essere di dimensioni piuttosto grosse. La testimone, fa un’altra interessante riflessione dicendo che, nella sua carriera di fotografa, ha fatto tante altre fotografie, molte anche di giorno, con la stessa velocità di un secondo diviso 10.000, quindi meno di un millesimo di secondo. Ebbene, quando ha fotografato volatili, in foto sono risultati belli chiari e nitidi o prrlomeno ben distinguibili. Quindi, in ipotesi di oggetti volanti conosciuti, avrebbero dovuto vedersi, quantomeno, i particolari chiaramente identificabili (di un drone, un aereo, un volatile, ecc.). In pratica, un uccello, con quella grandezza, inevitabilmente avrebbe dovuto essere piuttosto vicino e, si ripete, distinguibile, altrimenti, scherza la testimone, avrebbe dovuto essere un… drago (letteralmente, ovviamente scherzava…).

Comunque, in ipotesi di uccello, le sue ali avrebbero dovuto essere ferme, perchè nella foto “incriminata”, si sarebbe ossevatoa una parvenza di ali. La testimone esclude anche che fosse un drone che, a suo giudizio, non avrebbe dovuto vedersi così come si vede l’oggetto, con le forme tondeggianti quasi perfette. Infatti, prosegue Anna, avendo i droni diverse appendici, come ad esempio le eliche e le luci di posizione, le stesse li avrebbero resi inconfondibili. La testimone, avrebbe dovuto, quantomeno, sentire il ronzio del drone e vederlo, senza contare il fatto che dopo pochissimi secondi, nella seconda foto è sparito. La testimone ha dichiarato che in quella zona vi sono volatili, ma, che, specie quelli di grandi dimensioni, volano molto più in alto rispetto all’oggetto immortalato. A bassa quota, vi sono volatili del tipo comune, come piccioni, ecc. Tuttavia, con quella velocità di scatto delle foto, ripete che l’oggetto avrebbe dovuto vedersi chiaro e con  messa a fuoco perlomeno decente.

Anna, precisa che, ingrandendo le foto originali, si vedono molti dettagli anche di oggetti lontani, tipo i caminetti delle case, antenne ed altri particolari del campo visivo della fotocamera. Ha fatto tante foto di uccelli che, per liberare memoria dal cellulare, poi ha cancellato e che, in ogni caso, non sono paragonabili a quelle scattate con la macchina fotografica. Anna, tiene a precisare che non le è mai capitato, tra le centinaia di fotografie fatte, di vedere una sagoma così netta e  non identificata. Se fosse stato un uccello, ingrandendo le immagini, non non si sarebbero visti chiaramente occhi, becco, ecc., ma si sarebbe capito che era un uccello. Invece, qui, niente. La testimone non è appassionata del fenomeno ufo, ma semplicemente una curiosa. Quando alcuni suoi compaesani hanno visto la foto, hanno dato per scontato che si trattasse di un ufo, anche perchè a Celle è capitato diversi anni prima qualche avvistamento. Ci sono state molte persone che, avvinte dalla curiosità, sono andate al suo studio per vedere gli originali degli scatti sul cellulare di Anna, affermando che, nel 1978 (ricordiamo, periodo di un intenso flap ufologico, cioè con avvistamenti in un numero di gran lunga superiore al solito e durato fino al 1981 circa). Alcune di queste persone, compresa la madre della testimone, sono state testimoni dell’avvistamento di una navicella spaziale (n.d.r.: dichiarazione letterale). Il dato comune e interessante, afferma ancora Anna, è che diverse persone recatesi al suo studio in ore diverse, almeno 5, hanno riferito tutte dello stesso anno cioè del 1978 e la cosa, ha alquanto stupito la testimone. Dunque, cosa poteva essere l’oggetto? Vediamo le varie ipotesi, anche se le abbiamo già accennate.

NUOVO CUFOM. UFO CELLE DI BULGHERIA 05.05.2024. CONCLUSIONI

In primo luogo, ci siamo chiesti se potesse trattarsi di un blurfo e post-ufo. Blurfo significa che la fotocamera (cellulare) ha immortalato un oggetto volante non identificato piuttosto sfuocato o, se si vuole, fuori fuoco, mentre post-ufo significa che il testimone ha visto l’oggetto solo successivamente riguardando la foto o le foto su cellulare o computer o altro supporto, per cui  il presunto ufo non è stato visto in diretta dal testimone. Acclarato è che la foto non presenta evidenze di manipolazioni, cioè risulta autentica, coerenti sono, tra l’altro, tutti i pixel dell’immagine, per cui non vi sono manipolazioni a mezzo software. L’oggetto, aggiungiamo, è realmente stato fotografato. Tutto sta a capire cosa fosse. L’oggetto, sembra mediamente vicino al fotografo e si vedono le nuvole sullo sfondo (importante punto di riferimento): forse si tratta di un uccello? Abbiamo pensato ad un succiacapre che presenta un’eccezionale apertura alare di ben 54-60 cm, una forma aerodinamica con coda lunga ed ali lunghe ed appuntite, ha delle macchie bianche “https://it.wikipedia.org/wiki/Caprimulgus_europaeus”  o ad un merlo visto che hanno le stesse dimensioni (gli uccelli della zona, ci risultano il nibbio, il succiacapre, il falco pellegrino “https://www.unicosettimanale.it/news/cultura/663802/monte-bulgheria-flora-fauna-e-tracce-dal-paleolitico”). Le dimensioni del succiacapre e del merlo, sono all’incirca  di 25 cm di lunghezza, peso gr 80-100 e un’apertura alare molto ampia.  L’oggetto si presenta nero e con un punto bianco nella parte superiore verso il centro sinistra che, considerata la posizione del sole, dovrebbe trattarsi del riflesso di quest’ultimo su una parte Riflettente o forse di una luce propria dell’oggetto. L’oggetto, pur scuro, non sembra particolarmente sfuocato, per cui non dovrebbe essere vicino all’obbiettivo. Viste le dimensioni, non crediamo possa trattarsi di un insetto, ipotesi, a nostro avviso, ardua. Se fosse stato un uccello (che tuttavia non escludiamo), vista l’impostazione del cellulare della velocità dell’otturatore, di un secondo diviso 10.000, quindi meno di un millesimo di secondo, avrebbero dovuto vedersi, come detto, dei particolari di un eventuale uccello, cosa che non è.

NUOVO CUFOM. UFO CELLE DI BULGHERIA 05.05.2024. ALTRE IPOTESI

Ci sembra di poter escludere, per ovvie ragioni e per quanto detto sopra, velivoli umani, fenomeni naturali, sky lantern, satelliti, astri o altri eventualità conosciute. Una possibilità in più, che lascia onestamente in gioco più di un dubbio, è che potesse trattarsi di un uccello, vista anche la forma sicuramente assimilabile ad un pennuto. Infatti, abbiamo analizzato in particolare tale eventualità, ma anche questa soluzione al mistero non convince in pieno. A nulla serve obbiettare che la seconda foto è stata scattata a distanza di 5 secondi, in quanto, l’ovni è molto vicino al bordo destro del campo visivo, per cui in 5 secondi potrebbe essere senz’altro uscito dalla visuale. Concludiamo scrivendo per onestà, che la forma è piuttosto sospetta, in quanto qualcuno potrebbe vedere, a ragione, quella di un uccello, ma è anche vero che qualcun altro potrebbe vedervi un…pesce…che, però, non vola. Quindi, allo stato, trattasi di un ufo, fino a prova contraria, come al solito.