NOTIZIA AGGHIACCIANTE: DISTRUTTI ALCUNI NASTRI DELLE MISSIONI APOLLO. VIDEO
Le voci che circolano su nastri delle missioni Apollo in stato di abbandono e degrado sono in parte vere, ma necessitano di precisazioni. È vero che nel corso degli anni alcuni nastri magnetici contenenti dati telemetrici e comunicazioni delle missioni Apollo sono andati perduti o sono stati riutilizzati per ragioni economiche, dato l’alto costo dei supporti all’epoca. Tuttavia, l’affermazione di un degrado generalizzato e contaminazione da muffe per tutti i nastri è imprecisa. La NASA ha intrapreso sforzi significativi per preservare e digitalizzare il materiale più importante delle missioni Apollo. Molti nastri originali sono conservati in archivi specializzati con condizioni ambientali controllate per prevenire il deterioramento.

È anche vero che alcuni nastri ritrovati in condizioni non ottimali presentavano muffe e danni, come nel caso di alcuni reperti scoperti in un seminterrato e menzionati da alcune fonti. Tuttavia, questi casi non rappresentano la condizione generale di tutti i nastri Apollo. La perdita di alcuni nastri originali, in particolare quelli delle riprese televisive a scansione lenta della passeggiata lunare dell’Apollo 11, ha generato polemiche e teorie del complotto. Tuttavia, la NASA ha sempre ribadito che le immagini televisive furono registrate e conservate su altri supporti, e che quelle originali furono probabilmente riutilizzate. In sintesi, sebbene alcuni nastri Apollo abbiano subito degrado o siano andati perduti, gran parte del materiale più significativo è stato preservato e digitalizzato per le future generazioni. Le storie di nastri abbandonati e ammuffiti esistono, ma non dipingono un quadro completo e accurato dello stato di conservazione dell’archivio delle missioni Apollo.


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Alcuni anni fa, precisamente nel 2015, la NASA ha eliminato più di 300 nastri magnetici e distrutto due computer che riguardavano le missioni Apollo. Tale materiale era impolverato, danneggiato e con ragnatele e muffa, è stato reperito in una cantina appartenente ad un ingegnere che aveva lavorato per l’ IBM. La vicenda, è stata giustificata in quanto i materiali furono giudicati privi di valore storico per la mancanza di metadati e catalogazione. Tra i nastri c’erano dati delle missioni Pioneer ed Helios.
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NASA cancella la storia: distrutti i nastri segreti delle missioni Apollo