ULTIME NEWS SULLO STRAORDINARIO OGGETTO INTESTELLARE 3I/ATLAS. ECCO TUTTE LE STRANISSIME ANOMALIE CHE DIMOSTRANO CHE POTREBBE ESSERE UN’ASTRONAVE ALIENA.VIDEO.

3I/ATLAS, OGGETTO INTERSTELLARE
3I/ATLAS, OGGETTO INTERSTELLARE
LA FOTOGRAFICA ORIGINALE DI PHOBOS, SATELLITE NATURALE DI MARTE SCAMBIATA PER 3I- ATLAS,
LA FOTOGRAFICA ORIGINALE DI PHOBOS, SATELLITE NATURALE DI MARTE SCAMBIATA PER 3I- ATLAS. Questa foto è stata scattata dalla telecamera di navigazione (Navcam) del rover Perseverance su Marte. La striscia allungata e curva è l’effetto del lungo tempo di esposizione, durante il quale il satellite Phobos si è mosso rapidamente nel cielo marziano. Se fosse stata la cometa interstellare , la sua scia sarebbe stata più debole e, a causa del suo moto orbitale differente, avrebbe avuto una direzione e una lunghezza diversa rispetto alla scia lasciata da Phobos.

ULTIME NEWS SULLO STRAORDINARIO OGGETTO INTESTELLARE 3I/ATLAS. ECCO TUTTE LE STRANISSIME ANOMALIE CHE DIMOSTRANO CHE POTREBBE ESSERE UN’ASTRONAVE ALIENA.VIDEO.

Articolo a cura del dr. Angelo Carannante, Presidente e Fondatore del Centro Ufologico Mediterraneo, alias CUFOM

Il Presidente Carannante alla trasmissione di radio uno RAI "Non è un paese per giovani".
Il Presidente Carannante alla trasmissione di radio due RAI “Non è un paese per giovani”.

LA VERITÀ NASCOSTA DI 3I/ATLAS: È DAVVERO SOLO UNA COMETA? IL “SIGARO VOLANTE” RIPRESO DA MARTE ACCENDE IL DUBBIO

L’Universo ci sta mandando un messaggio, e il suo nome è 3I/Atlas.

Proprio su questo sito, ci siamo occupati innumerevoli volte dell’oggetto interstellare di cui tutti parlano, cioè 3I/Atlas. E’ il momento di fare il punto della situazione, in attesa che si arrivi ad una conclusione. 

Per tutti gli articoli del CUFOM, precedenti a questo che leggete,  sull’oggetto interstellare 3I/Atlas clicca QUI.

ELENCO ANOMALIE:

Orbita retrogada nel piano dell’eclittica. Significa che la cometa si muove intorno al Sole in direzione opposta rispetto alla maggior parte dei corpi celesti del Sistema Solare, esattamente come gli altri due oggetti interstellari Oumuamua del 2017 e Borisov del 2019. Si tratta di un allineamento molto raro, con probabilità dello 0,02 %-

Passaggio ravvicinato con più pianeti del sistema solare come Venere, Marte e Giove, quando 3I Atlas  passerà vicino ad essi, con una probabilità stimata dello 0,005 % che tale situazione si verifichi.

Un oggetto interstellare molto più grande di Oumuamua, veramente notevole, dimensioni insolite.

Perielio sul lato opposto del sole rispetto alla terra: si tratta di un allineamento molto raro, circa il 7% di probabilità che una simile situazione si verifichi.

Occultamento da parte del sole al perielio, che renderebbe invisibile 3I/Atlas dalla terra, proprio nel momento di un’eventuale manovra per non farsi osservare. Non si esclude che un’intelligenza aliena abbia studiato una simile strategia.

Strane accelerazioni non dovute alla gravità, cioè non gravitazionali. Un simile comportamento, è in conflitto con le leggi della fisica conosciute.

Direzione di arrivo al centro galattico, zona molto luminosa che ne ha reso difficile l’individuazione anticipata. E’ stato fatto di proposito?

3I-ATLAS IMMAGINE DAL VIDEO OMEGA CLICK 3I-ATLAS. Il Misterioso Oggetto Interstellare ripreso da Marte, Sigaro Volante o Cometa
3I-ATLAS IMMAGINE TRATTA DAL VIDEO DI OMEGA CLICK SU 3I-ATLAS: “Il Misterioso Oggetto Interstellare ripreso da Marte, Sigaro Volante o Cometa”.

Quello che gli astronomi definiscono con cautela come un “semplice oggetto interstellare” o una “cometa ricca di ghiacci” sta, in realtà, sfidando ogni legge della statistica e della fisica conosciuta. 3I/Atlas è il visitatore cosmico più enigmatico della storia, un corpo che non è nato nel nostro Sistema Solare, ma che è qui, con una traiettoria che grida: “Non sono un errore!”

Il mistero si infittisce analizzando le “anomalie statisticamente impossibili” emerse dalle osservazioni, incluse quelle riportate nel video di riferimento. L’oggetto si muove su un’orbita retrograda così inclinata e un percorso così improbabile che i calcoli parlano di una probabilità di meno di uno su un milione che tutte queste coincidenze (compresi i passaggi ravvicinati a Marte e Giove) si siano verificate per puro caso.

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Ma è ciò che è al suo interno a gettare un’ombra ancora più inquietante. L’analisi chimica, in particolare quella del Very Large Telescope, ha rilevato rapporti insoliti di Nichel e Ferro nei suoi frammenti. In un corpo celeste “naturale”, questi elementi dovrebbero seguire proporzioni stabili. In 3I/Atlas, lo squilibrio è tale che alcuni scienziati ipotizzano una sua formazione in ambienti cosmici radicalmente diversi, o peggio: un processo di lavorazione o fusione artificiale in un passato remoto.

È forse questa la firma di una tecnologia aliena?

La speculazione ha raggiunto l’apice con l’immagine controversa catturata dal Rover Perseverance su Marte. Una misteriosa traccia luminosa che la Rete ha ribattezzato immediatamente un “Sigaro Volante”. Sebbene sia stata avanzata l’ipotesi di un artefatto fotografico, l’allungamento sproporzionato (circa 50.000 km se fosse il profilo dell’oggetto) alimenta la suggestione: la forma allungata non è forse il disegno di un’astronave in transito?  Tuttavia, l’immagine che è circolata, inizialmente, attribuita alla cometa interstellare , si è rivelata essere un falso allarme. La scia luminosa catturata dalla Navcam (Navigation Camera) del rover in una lunga esposizione non era ma il satellite marziano Phobos, molto più luminoso.

LA FOTOGRAFIA DI PHOBOS, SATELLITE NATURALE DI MARTE SCAMBIATA PER 3I- ATLAS, MIGLIORATA CON I.A.
LA FOTOGRAFIA DI PHOBOS, SATELLITE NATURALE DI MARTE SCAMBIATA PER 3I- ATLAS, MIGLIORATA CON I.A.

Infine, l’anomalia più scioccante: la direzione da cui proviene 3I/Atlas si allinea quasi perfettamente (entro circa 9°) con la stessa regione del cielo da cui, nel 1977, arrivò il celebre e inspiegabile “Segnale Wow!”. Due fenomeni unici, separati da 50 anni, puntano verso lo stesso luogo.

Coincidenza? O un tracciato calcolato, un’antica rotta di navigazione spaziale?

La sua massa gigantesca, stimata in 33 miliardi di tonnellate (molto più di Oumuamua), rende 3I/Atlas l’oggetto interstellare più grande mai visto, troppo grande per essere casuale. Stiamo forse assistendo al transito di un’arca aliena, un relitto tecnologico o un gigantesco sonda interstellare che ha scelto la sua destinazione? La scienza chiede cautela, ma le probabilità non mentono. Questo non è un sassolino di ghiaccio: è un enigma che promette di cambiare per sempre il nostro posto nel cosmo.

RICAPITOLANDO E CONCLUDENDO

1. Anomalie Chimiche e Geofisiche (Composizione e Attività)

Queste stranezze riguardano il materiale di cui è fatta e il modo in cui reagisce al Sole, diverso dalle comete del Sistema Solare.

3I/Atlas. Immagine suggestiva
3I/Atlas. Immagine suggestiva
  • Attività Estrema a Distanza: 3I/Atlas ha iniziato a espellere gas e polvere a una distanza incredibilmente grande dal Sole (6,4 UA), e ha prodotto vapore acqueo (H2​O) quando era ancora troppo lontana (≈2,9 UA) per i ghiacci standard. Ciò suggerisce una composizione super-volatile o un meccanismo di attivazione unico.

  • Chimica “Aliena” (Carbonio/Acqua): La sua composizione è unica: è poverissima di cianogeno (CN) e monossido di carbonio (CO), ma ha un rapporto CO2​/H2​O record. Questo indica una formazione in un disco protoplanetario estremamente freddo e con un diverso equilibrio chimico del carbonio.

  • Elementi Pesanti Insoliti: Ha espulso Nichel (Ni) a tassi significativi, un elemento pesante raramente abbondante nelle comete.

  • Colore Ibrido: La sua superficie è rossastra, il colore tipico degli asteroidi di tipo D (scuri e organici), un aspetto insolito per una cometa così attiva.

  • Super-Attività: Nonostante le sue dimensioni del nucleo siano nella norma, la sua chioma (≈25.000 km) è sproporzionatamente grande, indicando che la superficie è super−efficiente (fino all’8% attiva).

  • 3I-ATLAS. Immagine telescopio Webb all' infrarosso
    3I-ATLAS. Immagine telescopio Webb all’ infrarosso

2. Anomalie Orbitali e Cinematiche (Traiettoria e Rilevamento)

Queste anomalie riguardano il suo percorso nello spazio e le circostanze statistiche del suo rilevamento e transito.

  • Orbita “Improbabile” nell’Eclittica: La sua traiettoria è retrograda (si muove all’indietro) ma è allineata con il piano dell’eclittica (il piano dei pianeti). La probabilità di questa doppia coincidenza casuale è stata stimata in un raro 0,02%.

  • Passaggi Multipli Quasi-Impossibili: L’oggetto passerà vicino a più pianeti (Giove, Marte, Venere) nel corso del suo transito. La probabilità che un oggetto interstellare casuale abbia un tale schema di incontri ravvicinati è stimata a un incredibilmente basso 0,005%.

  • Accelerazioni Sconosciute: Ha mostrato movimenti anomali (accelerazioni non gravitazionali) che non possono essere spiegate completamente dalla sola spinta del Sole o dei pianeti.

  • Occultamento al Momento Cruciale: Il punto di massimo avvicinamento al Sole (perielio), dove l’attività e le accelerazioni sarebbero massime, è avvenuto con la cometa nascosta (occultata) dal bagliore del Sole rispetto alla Terra, rendendo impossibile una misurazione chiara.

  • Arrivo Difficile: L’oggetto è arrivato dalla direzione del centro galattico, uno sfondo stellare molto luminoso che ne ha ritardato e complicato il rilevamento.

3I/Atlas, orbita insolita
3I/Atlas, orbita insolita

3. Anomalie Strutturali (Fisica del Nucleo)

Queste anomalie riguardano la resistenza fisica dell’oggetto, confrontata con le aspettative per una cometa.

  • Rotazione Lenta e Forma: Ha un tasso di rotazione lento (sebbene da definire), e alcuni dati suggeriscono che, se dovesse essere una cometa, dovrebbe avere un rapporto massa-superficie molto basso (cioè essere molto spugnosa o leggera) per spiegare l’accelerazione non gravitazionale.

  • Insolita Solidità: Nonostante la sua intensa attività a grande distanza, l’oggetto non ha mostrato segni di frammentazione o rottura al pari di altre comete attive che si avvicinano al Sole.

Conclusioni: Dobbiamo Davvero Escludere l’Astronave Aliena?

Oggetto intetstellare 3b-Atlas. Discussione tra scienziati.
Oggetto intetstellare 3b-Atlas. Discussione tra scienziati.

La risposta, secondo la scienza ufficiale (consenso maggioritario), è SÌ, dobbiamo escluderla, ma con la precisazione che la scienza non opera per certezze assolute.

  1. L’Interpretazione del Consenso (Cometa Naturale): Il consenso dogmatico della comunità astronomica (NASA, ESA, osservatori) è che 3I/ATLAS sia una cometa interstellare naturale ed estrema. Tutte le sue anomalie (chimica unica, attività a distanza, colore) possono essere spiegate come il risultato della sua origine in un sistema stellare diverso e molto antico (probabilmente nel disco spesso della Via Lattea). Secondo il comune sentire degli scienziati forgiati dall’ideologia dominante, che non si pongono nemmeno il beneficio del dubbio (è vera scienza, o è la religione di questi anni “moderni”?), questo corpo celeste ci sta semplicemente mostrando la straordinaria varietà di comete che esistono nell’Universo, al di fuori della nostra esperienza limitata al Sistema Solare.

  2. L’Interpretazione dell’Ipotesi Alternativa (Tecnologia): L’ipotesi di Avi Loeb, che riteniamo validissima e non confutata con argomenti convincenti, si basa sull’idea che la combinazione di anomalie statistiche (l’allineamento all’eclittica dello 0,02%, i passaggi multipli dello 0,005%) rende l’oggetto più improbabile come cometa naturale che come manufatto ingegnerizzato. Loeb ipotizza che l’occultamento al perielio e le accelerazioni non gravitazionali siano prove di un tentativo di manovra o occultamento da parte di una sonda artificiale.

  3. Oggetto intetstellare 3I-Atlas. immagine I.A.
    Oggetto intetstellare 3I-Atlas. immagine I.A.

In sintesi, la maggioranza degli scienziati ritiene che le anomalie di 3I/ATLAS siano tutte spiegabili da una fisica e una chimica cometaria finora sconosciuta, ma comunque naturale. Incredibile ma vero, ci si fida di argomentazioni campate in aria, anzichè dei dati di fatto alla mano, pur di escludere la possibile origine aliena di 3I/Atlas. Non abbiamo parole…

Tuttavia, affermano questi scientisti, negatori ad ogni costo, finché l’oggetto non sarà intercettato o osservato nuovamente in dettaglio (perielio completato), i sostenitori dell’ipotesi tecnologica useranno le probabilità estremamente basse (secondo loro) come argomento sufficiente per mantenere aperta l’opzione di un’origine artificiale.

N.B. NOTA CONCLUSIVA DEL CUFOM. E’ sconcertante che la grande maggioranza degli scienziati escluda categoricamente la natura aliena dell’oggetto interstellare 3I/Atlas, mostrando una chiusura mentale disarmante. O forse è solo la volontà di conservare il proprio posto di lavoro oppure la paura di venire additati dai colleghi? Nel medioevo si dava la caccia alle streghe ed agli indemoniati. Oggi, si bruciano gli ufologi e gli scienziati veramente tali, sul rogo dei miscredenti in nome del DIo della cieca fede scientista. Un giorno riusciremo a rompere questo muro di gomma. Forse, anzi probabilmente, per convincere questi signori del sistema, occorrerà davvero l’arrivo degli alieni. Con ciò non vogliamo dire che sicuramente 3I/Atlas sia un’astronave aliena, m, perlomeno, ci si ponga il beneficio del dubbio. Oggi, nemmeno questo è ammesso.