Uno degli elementi più significativi a favore dell’autenticità è la conferma ufficiale, che sembra essere stata confermata da parte dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM). Secondo diverse fonti, tra cui quella da te indicata (riportata anche da Blog123.it), la UNAM avrebbe pubblicato un dettagliato rapporto scientifico che attesta inequivocabilmente la presenza di fibra ottica all’interno della sfera. Questo dato, se pienamente verificato e riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale, rappresenterebbe una prova rivoluzionaria.

La sfera si distingue per le sue caratteristiche costruttive uniche: è descritta come priva di saldature, viti o segni di assemblaggio, suggerendo una manifattura non convenzionale o una tecnologia sconosciuta. La sua superficie è liscia, riflettente e fredda al tatto. Al suo interno, alcune analisi preliminari avrebbero rivelato una struttura complessa composta da tre strati metallici concentrici e diciotto microsfere disposte simmetricamente attorno a un nucleo centrale.

Inoltre, sulla superficie della sfera sarebbero incisi simboli enigmatici che richiamano antiche scritture come le rune nordiche, i caratteri ogham e persino la scrittura cuneiforme mesopotamica. Questo mix di iconografie da diverse culture e periodi storici aggiunge un ulteriore strato di mistero e alimenta le speculazioni sulla sua origine e sul suo scopo.

Nonostante il dibattito tra scettici, scienziati e ufologi continui, l’ipotesi che la Sfera di Buga possa rappresentare un manufatto con tecnologia avanzata o di origine non terrestre guadagna terreno grazie a queste presunte conferme e alle sue proprietà inspiegabili con le conoscenze attuali. Le analisi in corso continuano a cercare di svelare tutti i segreti di questo affascinante oggetto.

Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi di questa intrigata storia  Avremo la conferma definitiva del ritrovamento, per la prima volta “in pubblico”, di un vero reperto alieno. Se così fosse, il cover up riceverebbe un duro colpo.