CUFOM. MARTE, SEGNI DI CIVILTA’: IL SOLDATO! ANALISI!

cufom-marte-soldatoCUFOM. MARTE, SEGNI DI CIVILTA’: IL SOLDATO! ANALISI! Prendo spunto d’analisi dall’interessantissimo post  del Presidente Angelo Carannante,  circa il “ritrovamento” nei pressi del cratere marziano Gale, di quella che sembra una statuina soprannominata “soldato” per le sue sembianze apparenti.  La fotografia è stata scattata al sol 1402 (luglio 2016) dal rover NASA Curiosity nel suo peregrinare nei dintorni del cratere.

Fig. 1
Fig. 1

Nonostante la scarsa risoluzione originale dell’immagine, l’applicazione di alcuni semplici filtri ha permesso di evidenziare l’anomalia estraendone alcuni dettagli interessanti senza alterare in nessun modo la fotografia. (Fig.1)

Una prima opportunità di discussione nasce dalla forma dell’oggetto. Una visione d’insieme della roccia ne rimanda una forma decisamente antropomorfa anche se non proprio umana. Ad esempio quello che sembra il braccio destro della raffigurazione ha la forma di una vera e propria “chela” propria degli artropodi terrestri.

Inoltre quella che sembra la testa del soldato ha una forma ovale molto ben definita nonostante non siano visibili dettagli quali occhi, orecchie o naso. Intorno ad essa, poggiata sulle spalle, è possibile distinguere abbastanza chiaramente una sorta di corazza con tanto di “linee” a V che convergono verso la zona addominale, a protezione del collo dell’ipotizzato combattente.

CUFOM. MARTE, SEGNI DI CIVILTA’: IL SOLDATO! ANALISI!

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Fig. 2

Prendendo spunto da quanto è solito affermare nei suoi scritti l’ing. Ennio Piccaluga, dove è stata individuata una anomalia, solitamente è possibile trovare dell’altro. Ed infatti, nonostante la pareidolia sia sempre dietro l’angolo, ho notato altri due oggetti dalle forme interessanti. Il primo oggetto (Fig.2), visibile alla sinistra del “soldato”, ha catturato la mia attenzione per l’ apparente regolarità delle forme.  Si tratta di una roccia geometricamente quasi perfetta, in parte sepolta dalle polveri Marziane.  Il secondo (Fig.3), ancora più a sinistra, raffigura l’ennesima “testa” marziana che in questo caso sembra rappresentare l’estremità di un rettile. Ben visibili sono occhio destro e bocca oltre a quella che sembra una “cresta” nella parte superiore dell’oggetto. Inoltre sono visibili quelle che sembrano “scaglie” tipiche di rettili terrestri.

fig-3
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Come sempre tengo a precisare, potrebbe trattarsi di pura pareidolia, ma oggetti dall’aspetto così poco naturale, ritrovati poi in pochi metri quadrati di terreno (Fig.4), dovrebbero quantomeno insinuare un ragionevole dubbio ad una mente aperta e ricettiva.

A questo link è possibile visionare la fotografia originale NASA

Articolo a cura di Carletto Esse, Ricercatore C.UFO.M.

fig-4
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